Nato quasi per caso alla fine degli anni ‘60 in Messico, il padel si è espanso rapidamente a livello globale catturando l’attenzione di tanti italiani fino a diventare una disciplina sportiva molto apprezzata.
Il padel è uno sport simile al tradizionale tennis ma con alcune differenze, tra cui il fatto che si tratta di uno sport praticato in un campo chiuso e che si gioca esclusivamente a coppie.
In questo articolo andremo ad esplorare le radici di questo gioco, approfondendo nel dettaglio il suo percorso storico e come è riuscito ad inserirsi nel panorama sportivo italiano.
Le origini del padel
Il padel è stato inventato nel 1962 ad Acapulco (in Messico), da un imprenditore chiamato Enrique Corcuera.
L’uomo d’affari voleva costruire un campo da tennis nel suo giardino per giocare con i suoi amici prima dell’aperitivo, ma avendo a sua disposizione poco spazio decise di realizzarne uno più piccolo.
Inizialmente il campo da gioco era rappresentato da un terreno di circa venti metri per dieci, con una rete in mezzo e una parete in fondo alta quattro metri. Capitava però spesso che la pallina andasse nel giardino del vicino, che iniziò a lamentarsi del disturbo arrecato.
A quel punto Corcuera fece costruire un’altra parete nel lato opposto, circondando il resto dell’area di gioco con delle reti metalliche. In questo modo, non avrebbe più disturbato il vicino e non avrebbe più dovuto recuperare la palla.
Senza saperlo, aveva appena gettato le basi di un nuovo sport: il padel.
L’espansione del padel a livello globale
La svolta del padel si ebbe nel 1974, quando Corcuera invitò a casa sua un caro amico di famiglia, Alfonso de Hohenlohe, anch’egli uomo d’affari e promotore finanziario di alcune strutture turistiche sulla Costa del Sol (Spagna).
Il nobile rimase sbalordito e affascinato dal gioco inventato dal suo amico, al punto che lo volle esportare a tutti i costi nel suo paese d’origine.
Fece così costruire due campi da padel in uno dei complessi alberghieri di sua proprietà (chiamato Marbella Club Hotel), apportando alcuni miglioramenti al regolamento e al terreno di gioco.
A quel tempo il padel non risultava ancora molto conosciuto. Erano poche le persone che andavano in vacanza a Marbella e avevano l’occasione di provarlo in prima persona. Ma come era arrivato in Spagna, arrivò in Argentina.
Infatti, alcuni turisti argentini che visitarono il Marbella Club rimasero sorpresi quando praticarono per la prima volta questo nuovo sport. Tra di loro c’era un certo Julio Menditeguy, cittadino argentino che ne rimase completamente colpito.
L’uomo decise a sua volta di adattarlo nel suo paese natio, in modo da poter continuare a giocare a padel anche quando sarebbe tornato a casa dalla vacanza.
Lo sport iniziò ad essere praticato nei club più riconosciuti dell’Argentina, diventando presto il secondo sport più praticato del paese, dopo il Dios Fútbol.
Man mano si iniziò a giocare in tutto il Sud America e iniziò a espandersi globalmente dal 1982 in poi.
L’arrivo del padel in Italia: dagli anni ‘90 all’affermazione nazionale
Nel 1991, un giocatore di padel argentino chiamato Martin Cavelo si cimentò in un viaggio verso l’Europa, con lo scopo di cogliere al volo le opportunità internazionali offerte dal nuovissimo sport.
Nel mese di marzo, durante uno dei suoi viaggi, ebbe l’occasione di conoscere l’italo-argentino Edoardo Caoduro, che gli parlò della sua folle idea di portare il padel in Italia. Di per sé rappresentava una grande sfida, siccome in quegli anni il gioco era praticamente sconosciuto nel nostro Paese.
Ma l’idea di costruire i primi campi italiani da padel intrigò Calvelo, che decise di collaborare con Caoduro e di trasferirsi a Costabissara (un piccolo comune nella provincia di Vicenza).
Nel mese di maggio dello stesso anno vennero finalmente inaugurati i primi due campi da padel in Italia a Costabissara. Fu un’iniziativa importante, che gettò le basi per il futuro sviluppo dello sport nel territorio italiano.
Sempre in quel periodo, Martin Calvelo ebbe modo di conoscere Daniel Patti, un ingegnere argentino che viveva a Bologna e che aveva già fondato la Federazione Italiana Gioco Padel (F.I.G.P) nel febbraio del 1991, prima ancora che vennero inaugurati i primi campi.
La presentazione ufficiale dello sport avvenne durante lo Sport Show presso la Fiera di Bologna, nel maggio del 1991. Per l’occasione venne costruito un campo di esibizione, dove le rappresentative di Spagna, Argentina e Italia si sfidarono, riuscendo ad attirare l’attenzione dei primi appassionati italiani.
Le iniziative di questi tre personaggi riuscirono a dare vita al padel in Italia, rendendolo uno degli sport più amati e praticati nel Paese.
Il padel oggi: cosa serve per giocare
La storia del padel è sicuramente molto affascinante e merita di essere conosciuta per tutte le sue caratteristiche. Speriamo che l’articolo vi sia piaciuto e che possiate provare in prima persona questo recentissimo sport.
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