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Coordinate Chilometriche: Guida Completa

Le coordinate chilometriche sono un sistema alternativo alle più comuni latitudini e longitudini utilizzate per identificare posizioni geografiche sulla Terra. Questo sistema prende il nome da come è comunemente rappresentato sulle carte geografiche, sotto forma di una griglia di quadrati con ciascun lato lungo un chilometro, sebbene siano espresse in metri per motivi di precisione.

Ogni paese adotta un punto specifico, noto come “punto di emanazione,” all’interno del suo sistema di coordinate chilometriche. Questo punto è sia il punto di tangenza tra il geoide (la superficie reale e irregolare della Terra) e un ellissoide di proiezione, sia il punto di riferimento primario per il sistema di coordinate chilometriche. Ad esempio, in Italia, questo punto è l’Osservatorio Astronomico di Monte Mario, situato a Roma.

L’Italia, come molti altri paesi, utilizza un sistema di due fusi chiamato “fuso ovest” e “fuso est” per creare la sua cartografia ufficiale. Ogni fuso copre un’ampia area geografica ed è largo sei gradi in longitudine, definiti dal meridiano centrale del fuso. Questi fusi sono mappati utilizzando la proiezione Universale Trasversa di Mercatore (UTM) e, nel caso dell’European Datum 1950, sono identificati come “fuso 32” e “fuso 33.”

Ogni fuso ha un suo punto di riferimento specifico per le coordinate chilometriche, noto come “falsa origine.” Questi punti sono posizionati sull’equatore e differiscono tra i due fusi. Ad esempio, nel fuso 32, la falsa origine si trova sull’equatore, 500 km ad ovest dell’intersezione tra l’equatore e il meridiano centrale (9° E), mentre nel fuso 33, si trova sempre sull’equatore, ma 500 km ad est dell’intersezione tra l’equatore e il meridiano centrale (15° E).

Questo sistema di coordinate chilometriche offre un modo preciso e localizzato per identificare posizioni geografiche, specialmente in contesti di mappatura e navigazione. È fondamentale per evitare ambiguità e garantire che le coordinate siano chiaramente definite in base a punti di riferimento specifici all’interno di ciascun fuso.

Come si calcolano le coordinate chilometriche?

Per calcolare le coordinate chilometriche di un punto sulla griglia, puoi seguire questi passaggi utilizzando le informazioni fornite:

  1. Conosci la scala della rappresentazione: In questo caso, hai menzionato che ogni quadretto della griglia ha un lato di dimensioni note, ad esempio 10 mm sulla carta, che corrisponde a 1 km nel mondo reale. Questo è il rapporto chiave per calcolare le coordinate chilometriche.
  2. Misura la distanza dal punto alla linea di riferimento: Supponiamo che desideri calcolare la coordinata chilometrica lungo l’asse delle ascisse (longitudine) e lungo l’asse delle ordinate (latitudine). Misura la distanza in millimetri dal punto al punto di tangenza del chilometro precedente lungo l’asse dell’ascissa e lungo l’asse dell’ordinata. Nel tuo esempio:
    • Distanza (Punto – Linea del Chilometro 70) = 2 mm
    • Distanza (Punto – Linea del Chilometro 50) = 5 mm
  3. Converti le distanze in metri: Usa il rapporto che hai menzionato (1 mm = 100 m) per convertire le distanze misurate in millimetri in metri:
    • Distanza (Punto – Linea del Chilometro 70) = 2 mm * 100 m/mm = 200 m
    • Distanza (Punto – Linea del Chilometro 50) = 5 mm * 100 m/mm = 500 m
  4. Calcola le coordinate chilometriche: Ora puoi calcolare le coordinate chilometriche del punto. Ad esempio, se il punto si trova fra il chilometro 70 e il chilometro 71 lungo l’ascissa (longitudine) e fra il chilometro 50 e il chilometro 51 lungo l’ordinata (latitudine), le coordinate chilometriche saranno:
    • Ascissa (Longitudine) = 70 km + 200 m (distanza dal Chilometro 70) = 70.2 km
    • Ordinata (Latitudine) = 50 km + 500 m (distanza dal Chilometro 50) = 50.5 km

Questi calcoli ti daranno le coordinate chilometriche precise del punto in base al punto di riferimento e alla scala della rappresentazione. È importante notare che questo metodo funziona solo se la scala della rappresentazione è costante e nota.

Definizione e usi delle coordinate UTM

Le coordinate UTM, che stanno per Universal Transversal Mercator, costituiscono un sistema di coordinate geografiche basato su una proiezione cartografica. Questo sistema utilizza metri come unità di misura a livello del mare ed è particolarmente utile per la rappresentazione e la misurazione precisa delle posizioni sulla Terra. Di seguito, spiegherò ulteriormente questo sistema di coordinate UTM in relazione al testo fornito:

  1. Proiezione cartografica e unità di misura: Le coordinate UTM si basano su una proiezione cartografica che utilizza metri come unità di misura a livello del mare. Questo significa che le distanze sono espresse in metri e le coordinate sono adatte per misurare con precisione posizioni sulla Terra.
  2. Proiezione cilindrica trasversa: La proiezione UTM è una proiezione cilindrica trasversa. Questo significa che il cilindro immaginario utilizzato nella proiezione è disposto trasversalmente rispetto all’asse equatoriale della Terra. Questo permette di mantenere costanti gli angoli, consentendo una migliore precisione nel calcolo delle posizioni e delle distanze.
  3. Vantaggi delle coordinate UTM:
    • Griglia regolare: Le coordinate UTM rappresentano paralleli e meridiani attraverso una griglia regolare. Questo rende più facile calcolare le distanze e determinare la posizione precisa di un punto sulla mappa.
    • Facilità di misurazione delle distanze: Le distanze sono molto più facili da misurare rispetto ad altri sistemi di coordinate a causa delle unità di misura in metri.
    • Preservazione della forma: Per le aree più piccole, la forma della morfologia del terreno viene preservata, il che consente di comprendere meglio il rilievo e il tipo di terreno in una determinata area.
    • Facilità di determinazione di cuscinetti e direzioni: Grazie alle coordinate UTM, è possibile stabilire diverse rotte, sia marittime che aeree, in modo più agevole.
  4. Svantaggi delle coordinate UTM:
    • Deformazione delle distanze: Le distanze tendono ad essere ingrandite man mano che ci si allontana dal punto di tangenza del cilindro e della sfera. Questa deformazione è più evidente alle alte latitudini.
    • Variazioni a latitudini diverse: Le coordinate UTM non mantengono un rapporto fisso tra le superfici a diverse latitudini.
    • Zone polari non rappresentate: Le coordinate UTM non coprono le zone polari, il che può essere un limite se si lavora in queste regioni.
  5. Divisione in fusi: Per gestire la deformazione delle mappe, la superficie terrestre è stata suddivisa in 60 fusi o zone di 6 gradi di longitudine. Ogni fuso ha un meridiano centrale, e questi fusi si numerano da 1 a 60 a partire dal meridiano di Greenwich verso est. Ogni fuso è suddiviso in aree indicate da lettere maiuscole, da C a X, da sud a nord.
  6. Coordinate UTM complete: Le coordinate UTM per un punto sono espresse come “Zona” + “Banda” + “Easting” + “Northing”. Ad esempio, “29T 548929 4801142” indica la zona UTM 29, la banda T, le coordinate est (Easting) e nord (Northing) in metri.

Le coordinate UTM forniscono un sistema universale e preciso per identificare qualsiasi punto sulla Terra e sono ampiamente utilizzate in applicazioni geospaziali, mappatura, navigazione e altro ancora.

Coordinatometro: A Cosa Serve e come si usa?

Il coordinatometro è uno strumento utilizzato per rilevare le coordinate geografiche su una mappa o una carta topografica. Funziona in modo relativamente semplice, ma è fondamentale per determinare posizioni geografiche precise. Qui di seguito è descritto come si utilizza il coordinatometro, incorporando i suggerimenti forniti nel testo:

  1. Preparazione dell’uso:
    • Il coordinatometro è dotato di un reticolo trasparente, generalmente con linee parallele che formano una griglia.
    • Assicurarsi di avere una mappa o una carta topografica su cui si desidera rilevare le coordinate.
  2. Posizionare il coordinatometro:
    • Per cominciare, individuare il punto esatto sul quale si desidera rilevare le coordinate sulla mappa. Questo può essere fatto facilmente guardando il punto di interesse sulla carta.
  3. Scelta del lato giusto:
    • Osservando la griglia sul coordinatometro, è necessario scegliere il lato o la parte dell’istrumento che si adatta meglio all’area della carta in cui si trova il punto di interesse.
    • Questa scelta è importante per garantire la precisione delle coordinate rilevate. Diversi lati del coordinatometro possono essere utilizzati per diverse aree della carta.
  4. Allineamento del coordinatometro:
    • Posizionare il coordinatometro sulla mappa in modo che le linee del reticolo siano allineate con le linee di latitudine e longitudine sulla mappa.
    • Il coordinatometro dovrebbe essere disposto in modo tale da essere parallelo alle linee di riferimento della mappa.
  5. Leggere le coordinate:
    • Una volta posizionato il coordinatometro in modo corretto, è possibile leggere le coordinate geografiche. Le coordinate saranno riportate in corrispondenza del punto in cui la griglia del coordinatometro si sovrappone alla mappa.
    • Per leggere la latitudine, osservare il bordo verticale del coordinatometro in corrispondenza del punto da rilevare sulla mappa.
    • Per la longitudine, individuare il punto in cui la linea verticale più a sinistra del reticolo del coordinatometro incrocia il bordo del coordinatometro.
  6. Registrazione delle coordinate:
    • Una volta determinate le coordinate, è possibile registrarle per riferimento futuro o per l’uso in applicazioni di navigazione o mappatura.

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